Il Ministero del Lavoro tramite il comunicato stampa del 4 luglio ha annunciato di aver aggiornato gli appositi modelli per inviare la comunicazione di lavoro agile.
Come previsto dalla legge n. 85/2023 la possibilità di lavorare in modalità agile è estesa al 30 settembre per i lavoratori fragili pubblici e privati che rientrano tra le condizioni indicate al DM 4 febbraio 2022 del Ministero della Salute. Per i fragili a rischio Covid e i genitori con figli sotto i 14 anni d’età lo smart working è prorogato fino alla fine dell’anno.
Fino ai nuovi termini di scadenza, dunque, i lavoratori fragili potranno continuare a svolgere la propria attività in modalità agile senza la necessità di stipulare accordi individuali e anche ricoprendo mansioni diverse, purché rientranti nella stessa categoria o area di inquadramento, così come definite dai contratti collettivi vigenti.
Nel caso dei genitori con figli under 14, invece, per poter svolgere la propria attività da remoto è necessario che nel nucleo familiare non sia presente un genitore:
– beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa;
– che non lavora.
Per poterne beneficiare è necessario che le caratteristiche dell’attività consentano lo svolgimento da remoto.
Le comunicazioni devono essere trasmesse seguendo la procedura ordinaria all’applicativo “Lavoro Agile”, disponibile sul sito istituzionale dopo l’accesso con SPID o CIE.
I template aggiornati messi a disposizione dal Ministero si possono scaricare al link per il download.
Si ricorda che come stabilito dal decreto del Ministero del Lavoro del 22 agosto 2022, in seguito alle novità introdotte dal decreto Semplificazioni, n. 73/2022, i datori di lavoro privati devono inviare il modello entro 5 giorni dall’inizio della prestazione in modalità agile, entro il giorno 20 del mese successivo per i datori di lavoro pubblici e agenzie di somministrazione.
Le comunicazioni possono essere inviate individualmente o in modalità massiva. In caso di mancata o tardiva comunicazione si applica una sanzione dai 100 ai 500 euro per ogni lavoratore coinvolto.
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