La manovra finanziaria 2023 dovrebbe aumentare il limite per il lavoro occasionale, attualmente fermo a 5.000 euro per prestazione, portandolo a 10.000 euro con i buoni lavoro. Potranno ricorrere ai ”nuovi” voucher tutti i datori di lavoro che abbiano alle dipendenze fino a dieci lavoratori a tempo indeterminato. Le attività del turismo e dell’agricoltura non avranno alcun limite rispetto alle categorie di prestatori a cui è possibile far ricorso.
La Legge di Bilancio 2023 dovrebbe, inoltre, disegnare la nuova “flat tax incrementale”. Si tratta di una tassa al 15% incrementale per le partite Iva con redditi fino a 40.000 euro, che sarà calcolata come differenza tra il maggior reddito prodotto nell’anno rispetto al più elevato dei redditi dichiarato nel triennio precedente. Lo sconto scatterà solo qualora l’incremento sia maggiore del 5% rispetto al reddito di confronto.
La manovra di Bilancio 2023 dovrebbe introdurre, anche, un nuovo schema di anticipo pensionistico denominato “quota 103”. Si potrà andare in pensione con almeno 41 anni di contributi e 62 anni di età anagrafica; chi resterà al lavoro oltre questa soglia, potrà usufruire del rifinanziamento del bonus Maroni, con una decontribuzione del 10%. Sarà anche presente una finestra mobile pari a tre mesi per il lavoro privato e di sei mesi per il lavoro pubblico.
Il reddito di cittadinanza dal 2023, infine, sarà riconosciuto per massimo 8 mensilità e dal 2024 sarà abolito per i beneficiari tra i 18 e i 59 anni che sono in grado di lavorare. Resteranno tutelati gli anziani, i disabili e i nuclei familiari con minori. Il beneficio decade se non si seguono corsi di formazione professionale e al primo rifiuto di un’offerta di lavoro congrua.
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