Uno dei principali obiettivi della medicina moderna è quello di riuscire ad ottenere, per ogni paziente, una terapia personalizzata in grado di risolvere in modo caso-specifico particolari situazioni patologiche. La radiomica, sempre di più, offre prospettive promettenti.
Medicina di precisione
Con il termine “medicina di precisione” si indica quella pratica medica che studia la specifica condizione patologica del paziente per studiare una terapia ad hoc; in particolare vengono prese al vaglio tutte quelle caratteristiche sia insite del paziente che della sua specifica patologia per sviluppare una strategia terapeutica mirata e personalizzata.
Questo principio è tipicamente utilizzato per condizioni oncologiche, condizioni in cui risulta molto evidente come pazienti diversi affetti dalla stessa patologia possano sviluppare caratteristiche cliniche diverse. Proprio per questo motivo è facile comprendere come applicare a questi pazienti la stessa terapia possa portare ad una diversa efficacia curativa, evidenziando casi in cui si ottiene un’ottima regressione della malattia a casi in cui gli effetti collaterali quasi prendono il sopravvento su quelli terapeutici.
La radiomica
Una tecnologia che nel corso degli ultimi anni sta emergendo positivamente nello scenario della medicina di precisione è la radiomica.
Il suo principio consiste nel trasformare dati di imaging derivanti da analisi quali PET, TAC e risonanza magnetica, per definizione dati qualitativi, in dati numerici e quindi quantitativi elaborati e confrontati mediante tecnologie di intelligenza artificiale e di gestione dei “big data”.
In poche parole, mediante la radiomica è possibile ottenere da delle “semplici” immagini radiografiche delle informazioni che l’occhio umano del radiologo non può percepire e che possono rivelarsi utili non solo nella scelta di una terapia, dando indicazioni ad esempio sulla possibile risposta ad un trattamento, ma fornendo anche dati relativi all’aggressività della malattia ed alla sua tendenza a creare recidive.
Una grande svolta
L’applicazione di tecnologie di medicina personalizzata, quale la radiomica, rappresenta una grande svolta nella terapia soprattutto oncologica. Grazie, infatti, alle precise informazioni ottenute con questa tecnica non solo è possibile scegliere la giusta terapia per il giusto paziente ma anche svincolarlo dal sottoporsi ad esami invasivi quali biopsie che, oltre ad essere disagevoli ed a sottoporre il paziente stesso ai rischi insiti dell’intervento di prelievo dei tessuti, non possono essere ripetute frequentemente nel tempo.
Con la radiomica, invece, anche masse posizionate in anfratti poco accessibili potranno essere mantenute sotto stretta osservazione e monitoraggio senza la necessità di sottoporre il paziente al trauma di un prelievo tissutale.