Informazioni generali

La commissione europea e il caricabatterie unico che abbatte i RAEE

Quante volte ci siamo trovati con il cellulare scarico ed un caricabatterie non compatibile? Grazie alla nuova proposta della Commissione Europea potremmo non trovarci più in questa situazione; l’UE, infatti, propone il “caricabatterie unico”.

La proposta

L’idea della Commissione Europea è quella di ottenere un caricatore con ingresso unico per tutti quei dispositivi elettronici che, ormai, fanno pienamente parte del nostro quotidiano.

Cellulari, cuffie, tablet, consolle portatili, etc. verrebbero quindi muniti di un ingresso UsbC e potrebbero essere comodamente ricaricati con lo stesso caricabatterie, a prescindere dalla marca del singolo dispositivo.

Una soluzione, doppio vantaggio

Con l’attuazione di questa proposta il vantaggio sarebbe duplice.

In primo luogo, si limiterebbe la produzione dei rifiuti elettronici derivati dai caricabatterie usati. In questo modo si andrebbe a ridurre notevolmente l’impatto ambientale derivato dai RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche); per comprendere l’entità di questo aspetto, si stima che nel 2020 in Europa, solo i caricabatterie abbiano costituito 11mila tonnellate di rifiuti elettronici.

Inoltre, la gestione dei RAEE spesso non è attuata in maniera conforme e consapevole da parte del consumatore, alimentando traffici illeciti che possono allo stesso tempo danneggiare l’economia e l’ambiente.

Il secondo grosso vantaggio ricadrebbe sui consumatori che potrebbero ridurre le spese legate all’acquisto di un caricatore dedicato per ogni dispositivo, arrivando ad un risparmio europeo che si attesta intorno ai 250 milioni di euro all’anno.

A ciò si aggiunge la comodità di poter utilizzare idealmente un solo caricatore per tutti i dispositivi di cui necessitiamo, senza doverci munire e senza dover portare con noi ogni giorno un numero variabile di cavi e trasformatori.

La presa di posizione della Commissione Europea

L’idea di un caricatore universale, in realtà, non è nuova. È già dal 2009, infatti, che la Commissione Europea spinge in questa direzione riuscendo così ad arrivare, oggi, ad avere 3 tipologie di caricatori contro i 30 iniziali, grazie all’accordo d’intesa stipulato volontariamente tra gli operatori del settore.

Dalla proposta attuale, qualora essa venga adottata, i produttori avranno un tempo di due anni per adeguarsi alla produzione di dispositivi dotati di UsbC.

Oltre a ciò, l’intento è quello di armonizzare anche i dispositivi di ricarica, ovvero la componente del caricabatteria che viene inserito nella presa della corrente; questo aspetto, tuttavia, verrà implementato in seguito alla standardizzazione della porta di ricarica.

Al momento, infine, questa proposta non contempla i computer portatili ed i sistemi di ricarica wireless, ma nulla esclude che questa possa essere la normale prosecuzione della rivoluzione elettronica che, dal lontano 2009, non si è mai fermata.

Fonte:

* https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/ip_21_4613

Elena Colombo