Come già definito in un precedente articolo*, l’acciaio inox è un materiale che, grazie alle sue caratteristiche peculiari, si presta in larga misura ad essere utilizzato nell’industria alimentare; molti M.O.C.A., infatti, sono costituiti o hanno alla loro base l’acciaio inox. Ma cos’è un M.O.C.A? Vediamo di seguito alcuni esempi.
I M.O.C.A.
Letteralmente, questo acronimo sta ad indicare i Materiali e gli Oggetti destinati ad entrare in Contatto con gli Alimenti. Questa definizione molto ampia ricomprende moltissime tipologie di oggetto applicato all’industria alimentare, dai macchinari usati per la trasformazione delle materie prime agli utensili, ai rulli, alle tubazioni, agli attrezzi, etc. che, in qualche modo, entreranno in stretta associazione con i prodotti dell’industria food in una o più fasi di lavorazione.
Data la criticità di questo ambito, legata alle conseguenze che qualsiasi contaminazione potrebbe avere sui consumatori, il settore alimentare in genere, ed i M.O.C.A. in particolare, sono sottoposti ad una normativa europea e nazionale di riferimento molto serrata, rappresentata rispettivamente dal Reg. (UE) 1935/2004** e dal DM 21/03/73*** e s.m.i.
Inox e M.O.C.A.
L’acciaio inox ha un legame lungo e consolidato con l’industria alimentare, grazie alle sue caratteristiche quali la resistenza alla corrosione che potrebbe derivare dal contatto con alcune bevande o cibi, la facilità di pulizia che lo caratterizza e l’assenza di alterazione delle caratteristiche organolettiche dei prodotti alimentari con cui viene a contatto.
Aggiungendo a queste anche la sua malleabilità e resistenza, diventa il componente ideale per la costruzione di parti di macchinari, valvole, nastri da impiegare nell’industria alimentare.
I requisiti che l’acciaio inox deve rispettare, però, per poter essere ammesso in questo settore sono ben precisi e per questo non tutte le tipologie esistenti possono essere adoperate o, ancora, non tutte le tipologie di acciaio inox possono essere utilizzate in modo indiscriminato.
Il Decreto 09 maggio 2019, n. 72
Ultimo in ordine di successione, questo Decreto**** riporta, nei suoi allegati, non solo una cosiddetta “lista positiva” delle tipologie di acciaio inox utilizzabili nel settore alimentare, ma fornisce anche delle specifiche indicazioni su parametri quali:
. le prove di migrazione da effettuare a garanzia della conformità del materiale;
. tempo e/o temperatura di contatto con gli alimenti;
. utilizzo ed applicazione specifica.
È quindi di facile evidenza come, ad esempio, l’acciaio AISI 440A sia ammesso solo in caso di utilizzo nella manifattura di oggetti da taglio, o come l’acciaio ASTM Type 800 sia contemplato solo per la realizzazione di resistenze corazzate per distributori automatici.
Non solo tipologie di acciaio identificate da una sigla riconosciuta da normative armonizzate, come definito nella Parte A dell’Allegato I del presente decreto, ma anche “acciai individuati con l’analisi chimica di colata in assenza di sigle previste dalle norme europee o internazionali” sono ammessi nell’industria alimentare, come indicato nella Parte B del medesimo allegato.
Fonti:
** https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32004R1935&from=IT
**** https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2019/08/01/19G00079/sg