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Stress lavoro correlato: significato e valutazione del rischio

Tra le questioni più spinose in materia di sicurezza e salute sul lavoro, devono essere considerati i rischi psicosociali tra cui lo stress lavoro correlato: la situazione attuale legata alla pandemia ha cambiato il mondo del lavoro e le abitudini di vita, comportando un impatto notevole sulla salute delle persone, oltre che sulle imprese e le economie nazionali.

Secondo l’Accordo Europeo sullo stress lavoro correlato del 2004, lo stress è “una condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentono in grado di corrispondere alle richieste o alle aspettative riposte in loro”.

Quando si considerano le richieste lavorative, è importante non confondere tale rischio con condizioni, talvolta impegnative, in cui esiste però un ambiente di lavoro che fornisce sostegno e in cui i lavoratori sono correttamente preparati e motivati ad utilizzare al meglio le loro capacità. Un buon ambiente psicosociale consente di promuovere il miglioramento delle prestazioni, lo sviluppo personale e il benessere fisico e mentale dei lavoratori.

Lo stress lavoro correlato è uno squilibrio che si verifica quando il lavoratore non si sente in grado di corrispondere alle richieste lavorative. Tale condizione è spesso accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale: oltre ai problemi di salute mentale, le persone sottoposte a stress prolungato possono sviluppare gravi problemi di salute fisica come malattie cardiovascolari o disturbi muscoloscheletrici.

Alcuni esempi di condizioni di lavoro che comportano tale rischio sono:

  • carichi di lavoro eccessivi;
  • richieste contrastanti e mancanza di chiarezza dei ruoli;
  • scarso coinvolgimento nei processi decisionali che riguardano i lavoratori stessi;
  • gestione inadeguata dei cambiamenti organizzativi
  • precarietà del lavoro;
  • comunicazione inefficace all’interno dell’azienda, mancanza di sostegno da parte di colleghi o superiori;
  • molestie psicologiche o atti di violenza da parte di terzi.

Per le imprese gli effetti negativi possono essere molteplici: scarsa redditività complessiva, maggiore assenteismo, aumento dei tassi di incidenti e infortuni, elevata rotazione del personale, frequenti conflitti interpersonali.

I costi per le imprese e la società sono considerevoli e vengono valutati in miliardi di euro a livello nazionale.

L’articolo 28 del Decreto Legislativo 81/2008 afferma che: “la valutazione dei rischi (…) deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato, secondo i contenuti dell’accordo europeo dell’8 ottobre 2004 (…)”

Nel novembre del 2010 la Commissione consultiva permanente per la salute e la sicurezza sul lavoro ha elaborato le indicazioni necessarie alla valutazione del rischio stress lavoro-correlato individuando un percorso metodologico che rappresenta il livello minimo di attuazione dell’obbligo.

Nel maggio 2011 il Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale ha sviluppato una Metodologia di valutazione e gestione del rischio stress lavoro-correlato e pubblicato una specifica piattaforma online utilizzabile dalle aziende per effettuare la valutazione del rischio ai sensi del d.lgs. 81/2008 e s.m.i.

Nel 2017 l’Inail ha sviluppato una nuova proposta di facile attuazione per le aziende per fornire tutti gli strumenti e le conoscenze necessarie per prevenire e gestire il rischio stress lavoro correlato.

Il percorso metodologico prevede il coinvolgimento attivo dei lavoratori e delle figure preposte alla prevenzione, quali Datore di lavoro, RSPP, medico competente e soprattutto la consultazione dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. Viene altresì precisato che la valutazione va fatta prendendo in esame non singoli ma gruppi omogenei di lavoratori esposti a rischi dello stesso tipo.

Il percorso è composto di quattro fasi principali, ognuna fondamentale per giungere ad una corretta identificazione e gestione del rischio SLC:

1. fase propedeutica;

2. fase della valutazione preliminare;

3. fase della valutazione approfondita;

4. fase di pianificazione degli interventi.

L’Inail ha messo a disposizione una piattaforma online per gli strumenti di valutazione del rischio, la metodologia è disponibile sul sito www.inail.it al seguente percorso: attività/ricerca-e-tecnologia/area-salute-sul-lavoro/rischi-psicosociali-e-tutela-dei-lavoratori-vulnerabili/rischio-stress-lavoro-correlato.

A. Tassi