Il mondo cambia, il mercato di oggi non sarà quello di domani, le aziende devono rinnovarsi di continuo; ma per farlo, oltre ad essere sempre aggiornate sulla tecnologia, devono anche “rinnovare” le proprie risorse, cioè trasformarsi grazie all’innovazione apportata alle persone che le vivono attraverso progetti e azioni di cambiamento della cultura aziendale e della leadership, rinnovandone appunto la mentalità e le conoscenze.
Tale trasformazione diventa infatti efficace se porta allo sviluppo del potenziale individuale ed alla crescita sistemica di team e organizzazioni con la qualità degli interventi formativi, garantendone la sostenibilità ed accompagnandole in una crescita armonica per evolversi e performare in un mercato sempre competitivo, costruendo valori condivisi e promuovendo la propria unicità, a partire dagli individui che le rappresentano.
Le modalità più appropriate per fare la formazione
La formazione delle risorse può avvenire o internamente, spesso per garantire conoscenza sull’azienda, sulle proprie procedure e sul know how specifico, o esternamente, soprattutto per il recupero di certificati tecnici, per migliorare una lingua straniera, per skillare il management; per farla in maniera appropriata bisogna facilitare l’implementazione di processi e progetti di cambiamento, analizzando gli interlocutori che verranno coinvolti e portando in evidenza criticità ed opportunità per costruire interventi specifici di resilienza.
I metodi utilizzati devono essere comunque orientati verso un sistema trasformazionale che genera un reale cambiamento nelle persone, grazie a un approccio che ha come obiettivo il favorire la concretizzazione di potenziali inespressi per meglio raggiungere gli obiettivi, anche attraverso aspetti propriamente psicologici.
Un progetto formativo deve partire dall’Assessment
L’Assessment formativo permette di dotarsi di un sistema di valutazione strutturato e periodico delle risorse, facendo della valutazione in azienda uno stimolo importante e una spinta motivazionale per la loro crescita; prevede l’analisi delle organizzazioni con lo scopo di ottimizzarne le risorse e migliorare i processi interni, la valutazione delle stesse tramite verifica delle “soft skill” personali, oltre che del potenziale latente.
Ciò perché solo con una valutazione strutturata tali risorse potranno confrontarsi con i propri punti di forza e le proprie aree di miglioramento, e puntare sullo sviluppo con maggiore consapevolezza e convinzione.
L’importanza delle competenze trasversali (“soft skill”)
Per “soft skill” si intendono tutte le competenze trasversali che nella vita lavorativa sono importanti come o più delle competenze tecniche e professionali acquisite con l’esperienza (“hard skill”); fra le principali, ed anche le più richieste dal mondo del lavoro, c’è l’efficacia della comunicazione, il saper lavorare in team, il gestire lo stress anche duraturo, le capacità relazionali e comportamentali del proprio ecosistema lavorativo.
La formazione ottimale deve quindi prima “migliorare” la risorsa, la quale sarà poi più pronta per “imparare”.
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