Si potenzia la capacità di controllo e verifica dell’INPS, consentendo accertamenti d’ufficio consultando le banche dati delle pubbliche amministrazioni.
Si potranno invitare i contribuenti a comparire di persona o mediante rappresentanti per fornire dati ed elementi informativi.
Si riducono del 50% le sanzioni civili in caso di pagamento integrale entro 40 giorni dal ricevimento dell’accertamento; possibile anche la dilazione.
Il decreto approvato il 1° maggio consente il pagamento dilazionato dei debiti contributivi in modo allungato: aumentano, infatti, il numero di rate previste per il pagamento dei premi, passando dagli attuali 24 a 60 mesi.
L’INPS può trasmettere, inoltre, al contribuente la comunicazione di eventuali anomalie per la loro correzione.
Entro 90 giorni dalla notifica della comunicazione l’interessato può segnalare eventuali elementi, fatti o circostanze per contestare la comunicazione.
La regolarizzazione delle anomalie entro 30 giorni sconta una sanzione civile in misura annua pari al 2,75% dell’importo della contribuzione dovuta; in caso di pagamento in forma dilazionata, la riduzione della sanzione è subordinata al versamento della prima rata.
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