E’ stata pubblicata nella GU n. 72 del 25 marzo 2023 il Dl n. 32 del 1° marzo 2023, n. 32 che dà attuazione alla direttiva (Ue) 2021/514 del Consiglio del 22 marzo 2021, recante modifica della direttiva 2011/16/UE relativa alla cooperazione amministrativa nel settore fiscale.
La Dac7, così si chiama, obbliga le piattaforme online a comunicare in un paese membro dell’Ue i guadagni raccolti online dagli utenti. Si va dall’e-commerce agli affitti brevi, dal noleggio di vetture all’offerta di servizi.
Nel caso di locazione di immobili verrà comunicato l’indirizzo di ciascuna proprietà inserzionata, il relativo numero di iscrizione al registro catastale o il dato identificativo equivalente, il numero di giorni di locazione e il tipo di ogni singola proprietà inserzionata durante il periodo oggetto di comunicazione, se disponibile.
La prima comunicazione dovrà avvenire entro il 31 gennaio 2024 sui redditi guadagnati dal 2023 e non sono solo i privati cittadini ad essere interessati, saranno comunicati anche i redditi di società che operano online e vendono o prestano servizi attraverso piattaforme di intermediazione (ex: vendita di prodotti aziendali attraverso Amazon).
Le piattaforme online saranno quindi obbligate a comunicare, nel paese membro dell’Ue in cui sono residenti, i guadagni intascati online dagli utenti con particolare attenzione ai soggetti che effettuano almeno 30 operazioni per almeno 2.000 euro in un anno solare (definito venditore qualificato).
Le piattaforme digitali dovranno chiudere i profili di tutti i venditori che non forniscono le informazioni necessarie da segnalare al fisco, avranno infatti a disposizione due solleciti e 60 giorni prima di chiudere fuori chi guadagna attraverso la propria piattaforma. In alternativa, il portale online potrà trattenere il corrispettivo dovuto al venditore.
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