RAI detiene un vasto insieme di contenuti audio-video e radiofonici – appartenenti a diversi generi (come ad esempio news, fiction, intrattenimento, etc.) – prodotti, coprodotti o acquistati per il confezionamento della propria offerta editoriale dal 1952, data di avvio delle trasmissioni radiotelevisive in via sperimentale.
Detti contenuti – che possono essere sia “prodotti finiti”, cioè completi e pronti per la messa in onda, sia “prodotti semilavorati o grezzi”, cioè materiali girati ma ancora da assemblare o comunque da lavorare ai fini della successiva trasmissione – sono, allo stato, archiviati e conservati su specifici supporti fisici le cui tipologie si sono susseguite nel tempo in funzione dell’evoluzione tecnologica. L’Archivio è custodito presso diversi insediamenti aziendali (Teche): la Teca più grande è localizzata presso il Centro Servizi Salario del Centro di Produzione di Roma (CSS); esistono poi altre Teche situate sia presso i Centri di Produzione di Milano, Torino e Napoli sia presso le Sedi Regionali. In particolare, le Teche RAI contengono poco meno di 1.200.000 pellicole che RAI vuole digitalizzare per preservarne i contenuti dal degrado che il tempo opera sulle stesse.
La digitalizzazione di pellicole 16mm dal 1952 al 1985
Al fine di accelerare il processo di digitalizzazione di pellicole 16mm presenti presso il CSS, RAI sta valutando se procedere alla digitalizzazione di lotti di pellicole relative a materiale informativo descrittivo della “storia” d’Italia dal 1952 al 1985, di particolare valore storico e culturale: si tratta di un’attività complessa che richiede non solo competenze tecniche specialistiche ma anche un consistente effort gestionale ed organizzativo, considerati sia l’ingente quantitativo di materiale da digitalizzare sia la particolare delicatezza e “pregio” dello stesso e la necessità di ottimizzare quanto più possibile le attività al fine di concludere la digitalizzazione nel minor tempo possibile, utilizzando macchinari altamente performanti e metodologie specifiche.
Il recupero del fornitore adatto tramite Consultazione
Al fine dell’eventuale affidamento del servizio di digitalizzazione a società terze, RAI intende acquisire sul mercato, atteso l’elevato grado di specializzazione del relativo processo, informazioni utili per la migliore predisposizione dell’eventuale futura gara, con riferimento: ai macchinari maggiormente performanti allo stato dell’arte, alle tempistiche effettivamente necessarie per la conclusione del processo di digitalizzazione (RAI prevede, allo stato, una durata massima di circa 24/30 mesi), alla migliore pianificazione degli aspetti organizzativi e gestionali del servizio, etc. A tal fine ha pubblicato una Consultazione preliminare di mercato con descrizione esemplificativa di come RAI intenderebbe organizzare il suddetto Servizio e delle specifiche dell’eventuale gara per il relativo affidamento, affinché gli operatori economici interessati possano suggerire proposte di implementazione / ottimizzazione o comunque fornire i propri contributi tecnici.
Le attività previste e come proporsi per tale Servizio
Le attività previste, con una quantificazione economica complessiva del Servizio, di circa 6 milioni di Euro oltre IVA, saranno di massima le seguenti: * Presa in carico presso RAI dei lotti di pellicole e trasporto verso gli insediamenti del Fornitore; * Preparazione / Pulizia pellicole e loro accorpamento; * Digitalizzazione pellicole accorpate; * Formato file di consegna, loro validazione e packaging; * Preparazione lotto in uscita dal fornitore verso rientro in RAI e suo trasporto. Per proporsi si riporta il link con le relative specifiche: https://piattaformaacquisti.rai.it/PortaleAppalti/it/homepage.wp (Gare e procedure in corso).
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