Il D. Lgs. 81/08 rappresenta la base per la sicurezza di tutte le aziende. Ogni settore, però, ha delle proprie caratteristiche che potrebbero necessitare di particolari accortezze. Esempio dell’ultimo periodo è il settore tessile e calzaturiero: ecco le novità del momento!
Gli infortuni nel settore tessile e calzaturiero
Dai disturbi muscolo-scheletrici ai rischi legati allo stress da lavoro-correlato sono diversi i fattori di rischio e le patologie professionali a cui sono sottoposti gli addetti del settore tessile e abbigliamento. Pur essendo ancora oggi una piccola parte dell’intero settore manifatturiero (il 4% circa), è stato constatato che la filiera tessile e calzaturiera ha avuto negli ultimi anni un aumento esponenziale di infortuni.
Secondo i dati INAIL, infatti, già solo dal 2015 al 2019 vi è stato un aumento degli infortuni dello 0,8%.
Situazione opposta riguarda invece le malattie professionali. Negli ultimi anni si sono registrati poco più di 500 casi annui.
È stato infine constatato che la maggior parte dei rischi causanti infortuni e malattie professionali interessano principalmente la figura femminile. Ad esempio, più di otto malattie denunciate su 10 riguardano le lavoratrici, con due terzi dei casi concentrati nel comparto “Confezione di articoli di abbigliamento”.
In ragione di questi dati si è sentita la necessità di intervenire in questo settore adottando specifiche misure.
Novità dell’ultimo minuto
L’Organizzazione Internazionale sul Lavoro ha finalmente preso una decisione: più di 60 milioni di lavoratori e lavoratrici nel mondo manifatturiero beneficeranno di nuove e più efficaci misure di sicurezza in questo settore (soprattutto nella filiera tessile e calzaturiera).
È stato introdotto il nuovo Codice di Condotta sulla sicurezza e la salute nelle industrie tessili, dell’abbigliamento, della pelle e delle calzature. Dal 4 all’8 ottobre 2021 rappresentanti di tutti i Governi dei Paesi Membri delle Nazioni Unite si sono riunite a Ginevra per approvarne il contenuto.
Queste le parole di Jukka Sakari Takala (presidente di ICOH, organizzazione scientifica internazionale in materia di sicurezza e prevenzione sul lavoro): «L’adozione di questo Codice di condotta dell’ILO è una pietra miliare nell’industria tessile, dell’abbigliamento, della pelle e delle calzature».
Ma perché realizzare un Codice apposito in questo settore? Si possono identificare tre ragioni:
- l’esposizione a sostanze tossiche: nelle diverse fasi della lavorazione, infatti, vengono impiegate sostanze che potrebbero essere nocive, quali, ad esempio i coloranti;
- i diversi processi produttivi aziendali che devono quantomeno sottostare ai requisiti generici di sicurezza ex D. Lgs. 81/08;
- l’utilizzo di macchinari che potrebbero essere altamente pericolosi sia a causa dell’elevato contenuto elettronico sia per l’inquinamento acustico che potrebbero provocare.
L’obbiettivo di questo nuovo codice, quindi, è quello di promuovere un’attenta valutazione dei rischi e ridurre il verificarsi di infortuni e malattie professionali in un settore in cui l’esposizione a rischi di varia natura è all’ordine del giorno.
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