Le cosiddette materie prime seconde sono costituite da sfridi di lavorazione delle materie prime oppure da materiali derivati dal recupero e dal riciclaggio dei rifiuti.
Un esempio di materia prima seconda è il vetro. Gli scarti del vetro nel processo di produzione delle bottiglie possono essere recuperati, rilavorati e reintrodotti come input in un successivo ciclo di produzione al pari delle materie prime. Altri esempi di materie prime seconde sono metalli, alluminio, etc…
Le materie prime seconde non sono da confondere con i rifiuti. Sono definiti rifiuti solamente gli scarti dei processi produttivi che non possono essere recuperati.
Materie prime seconde dove si recuperano?
Le materie prime seconde (MPS) derivate da scarti di processi produttivi sono in genere recuperate direttamente negli stabilimenti: è il caso, ad esempio, degli scarti di lavorazione di una industria siderurgica, che possono essere direttamente rifusi e reintrodotti in input al processo produttivo. Il ciclo di recupero si svolge quindi direttamente all’interno della sede produttiva.
Un altro modo di ottenere MPS è il riciclo dei rifiuti, processo che dunque si svolge al termine della fase di vendita e consumo dei beni. Moltissimi materiali sono recuperati come MPS da tantissimo tempo (per esempio il ferro) mentre per altri materiali il recupero come materie prime seconde è più recente: vetro, carta e plastiche per i quali la raccolta differenziata permette di trasformare i rifiuti in risorsa.
L’attenzione al riciclo per i paesi con meno disponibilità di materie prime
Incrementare la quota di materie prime seconde è importante, perché diminuisce la necessità di estrarre materia prima dalla Terra il che comporta notevoli risparmi di energia (si pensi ai costi necessari ad estrarre un metallo da una miniera piuttosto che fondere direttamente uno scarto e/o rifiuto). Il processo risulta estremamente vantaggioso nei paesi con poche materie prime, dato che altrimenti sarebbe necessario importarne.
L’attenzione al riciclo dei materiali dovrebbe diventare fondamentale in quei paesi con basse disponibilità di materie prime come l’Italia. Da queste attività, infatti, si ricavano preziose materie prime seconde che permettono la rimessa in circolo di materiali che una volta venivano buttati.
Secondo il rapporto Greenitaly 2020 di Fondazione Symbola siamo il primo Paese in Europa per il riciclo di rifiuti pro-capite:
recupero degli scarti industriali e civili | ||||
Media EU | Italia | Francia | Regno Unito | Germania |
39% | 79% | 56% | 50% | 43% |
Il recycling è quindi un settore economico in fortissima crescita, diversificato nella lavorazione dei materiali più diversi che richiedono macchine ad hoc in grado di lavorarli in ciclo continuo, garantendo potenza e precisione.
Fonti: