È già ora di novità? Sembrerebbe proprio di sì. Non è passato molto dagli ultimi articoli sul tema che un’altra importante novità sembrerebbe prospettarsi. Sembrerebbe infatti che si stia avvicinando un nuovo obbligo per una specifica categoria di lavoratori: i dipendenti pubblici. Ma come si svolgerà il tutto?
Novità per i dipendenti della PA
Oltre alle novità del D.Lgs. del 21 settembre 2021, nr. 127 che prevede l’obbligo di Green Pass a tutti i lavoratori a partire dal 15 ottobre, particolari novità sono previste solo per i dipendenti della Pubblica Amministrazione.
La decisione è stata presa dal Presidente del Consiglio Mario Draghi che in data 24 settembre 2021 ha firmato un DPCM in merito. L’obbiettivo? Cercare di escludere o quantomeno ridurre al minimo l’uso dello smart working.
Il primo cambiamento riguarderà la riapertura al pubblico di tutti gli sportelli.
Queste le parole del Ministro della Pubblica Amministrazione Brunetta: “Con la firma del presidente del Consiglio del decreto che fa cessare il lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nella Pubblica amministrazione si apre l’era di una nuova normalità e si completa il quadro avviato con l’estensione dell’obbligo di Green pass a tutto il mondo del lavoro: dal 15 ottobre i dipendenti pubblici torneranno in presenza, e in sicurezza”.
In quali casi lo smart working è ancora concesso?
Questo non significa che il lavoro agile non sarà più concesso a questa categoria di lavoratori. Si sta infatti pensando a una deroga ad alcune attività e processi che potrebbero avere i requisiti organizzativi e tecnologici che siano in grado di consentire lo svolgimento dell’attività lavorativa secondo queste modalità senza rendere più complesso lo svolgimento di tale attività lavorativa.
Inoltre, non dovrebbero essere sottovalutate le necessità del singolo lavoratore. L’accesso allo smart working, infatti, sarà concesso principalmente a genitori di figli di età inferiore a 3 anni o con disabilità.
Eventuali ulteriori eccezioni potranno essere valutate concordando la durata, le giornate e la sede di lavoro.
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