I nastri trasportatori sono attrezzature oggi molto diffuse sia ambito agricolo-industriale, per il trasporto di merci, sia in luoghi pubblici, per il trasporto di persone. Tra i vantaggi principali vi è sicuramente quello della tutela della salute dei lavoratori.
Oltre cent’anni di vantaggi
Il nastro trasportatore è un dispositivo utilizzato per il trasporto di materiali, oggetti o anche persone. Impiegati comunemente a livello agricolo-industriale, i nastri trasportatori presentano molteplici vantaggi: da una parte rappresentano una misura di prevenzione negli infortuni sul lavoro, con particolare riferimento ai danni all’apparato muscolo-scheletrico, dall’altra, rispetto ad altri sistemi, sono caratterizzati da bassi consumi energetici, ridotti costi di sorveglianza ed elevate portate.
I primi nastri trasportatori risalgono al XIX secolo con l’avvento della catena di montaggio; non a caso, tra i primi utilizzatori a larga scala si citano la Ford nel 1913 e successivamente, a livello nazionale, la FIAT.
I nastri trasportatori permettono il trasporto di ogni tipo di prodotto e materiale, indipendentemente dal peso e dalle dimensioni. I nastri trasportatori in acciaio, grazie all’igienicità del materiale di cui sono costituiti, si adattano anche ai generi alimentari.
L’impiego del nastro trasportatore, da un punto di vista dell’operatività e della salute e sicurezza dei lavoratori, presenta molteplici vantaggi; tali attrezzature hanno permesso la riduzione degli spostamenti dei lavoratori, spostamenti che normalmente venivano svolti con carichi anche di peso e dimensioni significativi. Attraverso l’uso dei nastri è possibile da una parte efficientare il lavoro, riducendo il tempo dedicato agli spostamenti dei lavoratori, dall’altra ridurre i rischi legati alla movimentazione manuale dei carichi.
A tutela dei lavoratori e non solo…
Un’attenta valutazione dei rischi e l’adozione di specifiche misure di prevenzione sono, difatti, attività di fondamentale importanza per eliminare o ridurre le problematiche legate alla movimentazione manuale dei carichi. Una corretta gestione dei rischi prevede le seguenti fasi:
- valutazione dei rischi;
- eliminazione dei rischi;
- riduzione dei rischi, ove non sia possibile eliminarli;
- azione sui rischi adottando idonee misure di prevenzione e protezione, dando priorità alle misure di protezione collettive rispetto a quelle individuali.
Attraverso la meccanizzazione o l’automazione delle attività di movimentazione dei carichi, di cui l’utilizzo del nastro trasportatore ne è esempio, è possibile agire direttamente alla fonte del rischio, eliminando o comunque riducendo sensibilmente lo svolgimento di attività manuali da parte dei lavoratori.
È lo stesso art. 168 del D. Lgs. 81/08 che prevede tra gli obblighi del Datore di lavoro quelli di:
- adottare le misure organizzative necessarie o ricorrere a mezzi appropriati, in particolare attrezzature meccaniche, per evitare la necessità di una movimentazione manuale dei carichi da parte dei lavoratori;
- qualora non sia possibile evitare la movimentazione manuale dei carichi ad opera dei lavoratori, adottare le misure organizzative necessarie, ricorrere ai mezzi appropriati e fornire ai lavoratori stessi i mezzi adeguati, allo scopo di ridurre il rischio che comporta la movimentazione manuale di detti carichi.
L’impiego dei nastri trasportatori riduce, inoltre, i costi legati alla sorveglianza: poiché il percorso del materiale è prestabilito e la velocità costante, tale attrezzatura non richiede un controllo continuo da parte dei lavoratori; la manutenzione richiesta è minima e i consumi energetici contenuti.
Il nastro trasportatore, che sia in acciaio o in PVC, a rulli o magnetico, rappresenta quindi un utile strumento non solo per efficientare il lavoro ma anche e soprattutto per tutelare la salute dei lavoratori e prevenire gli infortuni sui luoghi di lavoro.