Informazioni generali

La fattoria che non ti aspetti

Non è un romanzo di fantascienza. La fattoria sottomarina esiste ed è un’eccellenza ecosostenibile tutta italiana.

La nascita

Questo progetto nasce nel 2012 grazie ad un’intuizione dell’imprenditore Sergio Gamberini, in cerca di un’idea che potesse supportare il soddisfacimento della richiesta di cibo della popolazione mondiale in costante crescita.

Risultava chiaro che la soluzione non potesse essere quella di ampliare i campi coltivati a terra, dato che già attualmente la pratica agricola porta purtroppo con sé “effetti collaterali” quali eccessivo consumo di suolo, deforestazione e perturbazione (se non distruzione) di interi ecosistemi. Serviva quindi un modo per potenziare l’agricoltura senza ulteriore coinvolgimento di terreno.

E perché, allora, non coltivare in mare?

Il Giardino di Nemo

Con queste premesse inizia la messa a punto di quello che oggi prende il nome di Giardino di Nemo, l’orto sottomarino di Noli.

Costituita da 6 biosfere ancorate a 10 metri di profondità, questa fattoria subacquea rappresenta un perfetto esempio di coltivazione ecosostenibile.

Ogni biosfera, costituita da un particolare tipo di plastica, contiene al proprio interno circa 2000 litri di aria oltre ad acqua marina che, grazie proprio alla plastica da cui è formata la sfera, evaporata dal calore del sole condensa diventando acqua dolce e garantendo l’irrigazione delle colture presenti al suo interno.

Oltre al controllo della composizione dell’aria in ossigeno e CO2, la temperatura viene mantenuta costantemente attorno ai 26° C e l’umidità oscilla tra l’80% e il 90% grazie alla presenza di un sistema di controllo computerizzato posto a terra e collegato con le sfere sottomarine; inoltre, la calibrazione della luce a disposizione delle coltivazioni si ottiene grazie ad un sistema di pannelli solari terrestri.

Infine, non essendo basata sulla classica pratica di coltivazione a terra, non dovranno essere utilizzate sostanze chimiche quali fertilizzanti, erbicidi o pesticidi.

L’impatto sul mare

Fino a qui risulta chiaro come la presenza delle biosfere ed il loro funzionamento basato interamente sui principi dell’economia circolare non risultino inquinanti per l’ambiente marino nel quale sono inseriti. Ma quali sono i loro effetti sulla vita nei fondali?

Incredibilmente la presenza del Giardino di Nemo non solo non disturba l’ecosistema marino ma, anzi, sembra addirittura favorirlo.

Infatti, le strutture sommerse rappresentano un perfetto rifugio per le specie che popolano i fondali, portando ad un incremento della biodiversità sottomarina; da uno studio recentemente effettuato emerge come la popolazione di molluschi risulti notevolmente aumentata (di circa 7 volte) rispetto a quella riscontrata negli scogli limitrofi mentre la popolazione dei pesci sfiora un aumento del 60%.

Le prospettive

Partiti dal basilico, ad oggi è stata testata la coltivazione di più di 40 specie vegetali in biosfera, che non solo crescono a basso impatto ambientale e ad alto stimolo della biodiversità marina, ma presentano migliori caratteristiche antiossidanti e aromatiche.

Molto lavoro è stato fatto e molto ancora aspetta il team di Gamberini, al momento al lavoro per rendere le biosfere in grado di utilizzare energia al 100% rinnovabile, ma risultano già molto chiare le potenzialità di questa soluzione innovativa sia in ambito agricolo che per il sostentamento della popolazione dell’intero pianeta.

Fonti:

http://www.nemosgarden.com/

Elena Colombo