Altro che cloud! In un mondo sempre più wireless, la stragrande maggioranza delle telecomunicazioni (Internet, ma non solo), non è tra le nuvole ma al contrario è ancora affidato ai cavi che collegano un continente all’altro attraverso gli oceani e permettono a miliardi di persone di lavorare, giocare, parlare e scambiarsi documenti.
Il cavo sottomarino è un cavo appositamente costruito e posato sul fondo del mare, di un lago o un fiume (cavo subacqueo), usato per trasportare dati oppure energia elettrica tra le due sponde. Esistono quindi due categorie di cavi sottomarini:
- cavi per telecomunicazioni;
- cavi per trasporto di energia.
A oggi sono operativi circa 900.000 km di cavi sottomarini, circa 22 volte la lunghezza dell’equatore!!!
Il primo cavo posato era destinato al trasporto del segnale del telegrafo Morse. Successivamente si sono posati cavi per la telefonia ed il traffico di dati digitali (es. Internet). Il miglioramento della tecnologia ha permesso di aumentare sempre più la quantità di dati o il numero di comunicazioni telefoniche veicolate. Attualmente una fitta rete di cavi sottomarini collega tutti i continenti tranne l’Antartide, che quindi risulta collegato solo mediante satelliti.
Collegamento tramite satellite o via cavo? quale sistema garantisce migliori performance?
Nonostante il massiccio impiego dei satelliti artificiali che possano fungere da ponti radio satellitari tra continenti, i cavi sottomarini sono ancora largamente utilizzati per due motivi in particolare:
- latenza;
- portata;
latenza |
un satellite geostazionario deve essere posto in orbita ad una altezza dalla superficie terrestre di circa 36’000 km per cui il percorso di andata e ritorno compiuto dal segnale radio è di oltre 72’000 km. Questo si tramuta in una comunicazione con una latenza molto superiore (andata e ritorno della risposta) tra la fine della comunicazione e l’inizio della risposta dell’interlocutore. Invece un cavo che collega Roma e New York avrebbe invece una lunghezza di “soli” 6’600 km |
portata | un cavo sottomarino può garantire un flusso dati nell’ordine di terabit/s al contrario dei satelliti che si attestano attualmente non oltre 1000 megabit/s. Per esempio, un moderno cavo sottomarino può trasferire 72 TB di dati al secondo, che, per avere un termine di paragone, equivalgono a qualcosa come 36.000 ore di video in alta definizione al secondo. |
Fonti: