Diversi ad oggi sono i prodotti cosmetici presenti sul mercato. Tra i principali abbiamo anidri, emulsioni, smalti e vari oli. In pochi però sanno che la maggior parte dei prodotti venduti nel corso dell’anno appartengono alla categoria delle polveri delle quali significative sono le loro caratteristiche e le loro lavorazioni.
Le polveri: le diverse categorie
Le polveri consistono in una miscela di più sostanze, tra le quali amidi, polveri, polimeri ed eventuale aggiunta di profumi.
Esse si distinguono in quattro categorie:
- Libere
- Compatte
- Cotte (a cui è stata tolta l’acqua)
- Estruse (di composizione simile ai gessetti)
Tutte queste tipologie di prodotti cosmetici devono rispettare specifici requisiti: devono avere capacità coprente, devono garantire un effetto assorbente, devono essere scorrevoli sulla pelle, devono aderire sulla pelle e, infine, devono avere un aspetto opaco.
Una nuova tipologia di lavorazione delle polveri compatte
Tra le varie tipologie di polveri le compatte sono sottoposte a particolari lavorazioni. In questo caso due sono le modalità di lavorazione: lavorazione a secco e umido.
Nel primo caso le polveri vengono miscelate, o macinate, successivamente setacciate, apposte sul fondello e infine compresse.
Nel secondo caso, invece, viene effettuata una dispersione delle miscele in un solvente come ad esempio l’acqua o l’alcool.
La seconda tipologia, ad oggi, è quella più innovativa in quanto, una volta posta la miscela nel fondello, vengono utilizzate due diverse tecnologie:
- top filling, metodo secondo il quale lo slurry (il prodotto allo stato liquido) viene caricato dall’alto;
- back injection metodo secondo il quale il prodotto allo stato liquido viene pompato nel fondello attraverso un foro posto nella parte inferiore dello stesso.
Ad oggi la lavorazione a umido sembra essere la migliore per diverse ragioni:
– rende il prodotto più cremoso;
– all’interno del prodotto le perle si allineano nella stessa direzione in modo omogeneo, con una resa migliore;
– i fondelli back injection risultano riempiti di prodotto fino al margine libero;
– garantisce elevata resistenza alla caduta;
– permette un migliore utilizzo dell’impianto;
– aumento della quantità prodotta.
Per questi, e per molti altri vantaggi, ad oggi le ditte cosmetiche tendono ad utilizzare maggiormente questa tipologia di lavorazione delle polveri, migliorando, di conseguenza, la qualità dei propri prodotti.
Note:
https://sites.unimi.it/gazzalab/wp-content/uploads/2016/11/Polveri-A.-Malpede.pdf