Lo shortage, carenza di materie prime plastiche sta obbligando le aziende trasformatrici Italiane ed Europee a diminuire la produzione. Il fenomeno riguarda tutta Europa, dove l’indisponibilità di polimeri sta provocando un sensibile e continuo aumento dei prezzi che ha raggiunto livelli record, tra le cause:
- pandemia Covid-19 e rallentamento economia mondiale (anno 2020);
- elevata domanda di polimeri per il settore medicale;
- eccezionale ondata di gelo negli Stati Uniti, che ha portato al blocco di molti impianti petrolchimici;
- forte aumento della domanda di polimeri da parte della Cina che ha ripreso la produzione a pieno ritmo prima degli altri mercati;
Quali conseguenze per i mercati Europei?
Complessità di approvvigionamento, diminuzione delle importazioni e aumento dei prezzi sono le prime e già avvertibili conseguenze. In base ai dati diffusi da Unionplast tra ottobre 2020 e gennaio 2021 l’incremento del costo delle materie di base di polietilene e di PVC è stato del 20%.
In Europa è in corso da un po’ di tempo un forte shortage nella disponibilità di materie plastiche vergini, con conseguente rialzo dei prezzi, alcune aziende hanno già dovuto annunciare una riduzione dell’orario di lavoro a causa della carenza di materie prime
La carenza sta infatti provocando un sensibile aumento dei costi di approvvigionamento che si andrà a ripercuotere sui prezzi di vendita del prodotto finito.
Le difficoltà di approvvigionamento di materie prime rischiano di impattare anche i settori a valle come Automotive e packaging
A fronte della situazione attuale, e ben memore delle analoghe criticità del 2015, Unionplast rivolge un appello ai produttori affinché finalmente mettano in atto una politica di sviluppo in Europa finalizzata al rinnovamento. Auspica inoltre il massimo sforzo, da parte del comparto della produzione, finalizzato alla tutela della propria filiera a valle.
Fonti:
www.federazionegommaplastica.it/notizia/11581/mercato-cortissimo-per-le-materie-prime
