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La nuova etichetta energetica: come cambia e come leggerla

Dopo 26 anni l’etichetta energetica dei dispositivi elettronici va in pensione. L’Unione Europea ha adottato una nuova etichetta per aiutare i consumatori nella scelta di dispositivi a minor consumo energetico e stimolare le imprese a una produzione sempre più sostenibile. Ecco come cambia.

L’etichetta energetica: tra passato e futuro

Dal 1° marzo non sarà più applicabile l’etichetta energetica così come siamo abituati a vederla su lavatrici, frigoriferi e forni a microonde. Nata nel 1995, l’etichetta energetica fino ad oggi utilizzata si basava sul sistema di classificazione comprensivo delle lettere A+++, A++, A+, A, B, C e D. L’utilizzo del segno + ha, tuttavia, ingenerato confusione nei consumatori e non è risultato utile nella preferenza e scelta di dispositivi a minor consumo. Per questo motivo l’Unione Europea ha deciso di rivedere la struttura dell’etichetta energetica aggiornandola anche in relazione a criteri di classificazione più severi.

La nuova etichetta si baserà sul sistema di classificazione che comprende le lettere dalla A alla G, riportate a sinistra dell’etichetta. Vi sarà solamente una lettera A, senza segni +, sarà di colore verde e indicherà la classe energetica più efficiente. All’estremo opposto vi sarà la lettera G, di colore rosso, che indicherà i dispositivi ad alto consumo energetico. Ad ogni lettera sarà associata una precisa quantità di energia consumata. Nella parte centrale dell’etichetta verrà, infatti, riportato il valore del consumo energetico, distinto in base alla tipologia di apparecchio, in chilowattora (kWh) l’anno, in kWh per 1000 ore oppure in kWh per 100 cicli.

Oltre ai consumi energetici, sarà dato anche maggior rilievo all’impatto ambientale del dispositivo, in termini, ad esempio, di rumore emesso o di consumo di acqua. La parte bassa dell’etichetta riporterà appositi pittogrammi che descrivono in modo semplice ed immediato le caratteristiche specifiche dell’apparecchio, come, ad esempio, il consumo di acqua in litri/ciclo del programma eco per una lavastoviglie oppure il consumo di energia in modalità HDR in kWh per 1000 ore di un televisore.

I nuovi criteri di classificazione

I criteri di classificazione adottati saranno più severi; alcuni dispositivi potranno essere declassati: ad esempio, un frigorifero attualmente in classe A+++ potrebbe essere riclassificato in classe C mentre per i televisori dovrà essere valutato anche il fabbisogno dei componenti interni e non solo dello schermo.

Le classi più alte per il momento non verranno assegnate al fine di incentivare le imprese ad essere più competitive nella progettazione e produzione di dispositivi sempre più efficienti e sostenibili. Inoltre, dall’1 marzo 2024 i dispositivi in classe F e G non potranno più essere commercializzati.

Ecco come appariranno le nuove etichette:

Fonte delle immagini: https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/MEMO_19_1596

Applicazione e soggetti interessati

La nuova etichetta sarà obbligatoria per i seguenti dispositivi elettronici:

  • condizionatori;
  • apparecchi da cucina (domestici);
  • lavastoviglie (per uso domestico);
  • caldaie (per ambienti e per l’acqua);
  • lampade;
  • apparecchi per il riscaldamento;
  • apparecchi di refrigerazione (per uso domestico);
  • frigoriferi (professionali);
  • caldaie a combustibile solido;
  • televisori;
  • asciugatrici;
  • pneumatici;
  • unità di ventilazione (residenziali);
  • lavatrici (per uso domestico).

Entro il 30 novembre 2021 i fabbricanti con sede in Europa, i rappresentanti autorizzati dei fabbricanti con sede extra Europa e gli importatori dovranno adeguarsi alle nuove disposizioni e adottare la nuova etichettatura che dovrà essere applicata in modo ben visibile e leggibile sui dispositivi elettronici esposti nei punti vendita fisici e online. Inoltre, dovranno fornire gratuitamente i documenti tecnici che descrivono le prestazioni energetiche del prodotto. Ulteriori informazioni saranno acquisibili attraverso la scansione del QR code riportato all’interno della nuova etichetta.

In aggiunta, i fabbricanti, gli importatori e i rappresentanti autorizzati dovranno registrare tutte le informazioni relative al dispositivo all’interno della Banca dati europea dei prodotti per l’etichettatura energetica (Eprel) prima di immetterlo all’interno del mercato europeo. Strumenti utili sono messi a disposizione dall’UE, come un generatore di etichette disponibile online e dei modelli di etichette che possono essere utilizzati.

Considerato che i consumatori hanno sviluppato negli ultimi anni una sempre maggiore attenzione verso la tutela dell’ambiente e che la scelta dell’elettrodomestico molto spesso è legata al consumo energetico, si confida nel fatto che la nuova etichetta energetica possa essere un utile strumento per una selezione di prodotti sempre più ecosostenibili e un incentivo per i produttori nell’investire in ricerca e sviluppo di dispositivi sempre più a ridotto impatto sull’ambiente.

Fonte: Lifegate “Come leggere la nuova etichetta energetica degli elettrodomestici” – 3 febbraio 2021

E. Landini