Per fronteggiare la situazione sanitaria che ormai si è imposta sulle nostre vite quotidiane cambiandone profondamente le abitudini, la comunità scientifica è alla costante ricerca di soluzioni che permettano non solo di fronteggiare l’infezione in corso, ma anche di individuare precocemente i soggetti affetti da COVID19 per evitarne l’ulteriore diffusione.
Oltre all’effettuazione di tamponi, che rappresentano l’unico strumento ad oggi considerato valido per la diagnosi di infezione da COVID19, i test sierologici utilizzati in epidemiologia sono stati recepiti e applicati alla collettività come mezzo di indagine per evidenziare i soggetti che abbiano avuto un contatto con il virus e quelli che potenzialmente lo avessero già sconfitto, raggiungendo la condizione di immunità (per approfondimenti sui test sierologici si rimanda all’articolo pubblicato il 27 aprile).
Uno dei principali limiti dei test sierologici utilizzati come strumento pre-diagnostico riguarda il fatto che non siano in grado di fornire un risultato di positività/negatività al COVID19, ma vadano a ricercare la presenza di anticorpi sviluppati in seguito all’esposizione al patogeno; in questo modo, anche i soggetti nei quali i test rilevino la presenza di anticorpi specifici, per essere certi di non essere infetti e potenzialmente contagiosi, devono sottoporsi al tampone. Allo stesso modo, non ci sono evidenze certe che supportino l’effettiva immunità dei suddetti soggetti.
L’innovazione dei test salivari
L’Università degli Studi dell’Insubria ha recentemente messo a punto un’alternativa ai test sierologici per l’individuazione precoce dei soggetti potenzialmente positivi al Coronavirus, il Test Rapido Salivare (Trs).
Il test salivare rappresenta uno strumento che si basa su un principio simile a quello dei test sierologici, ovvero la reazione antigene-anticorpo, ma è progettato e sviluppato in modo da fornire un responso di positività all’infezione e non di possibile contatto pregresso con il virus e/o di immunità.
Questo può avvenire grazie alla presenza di anticorpi specifici in grado di riconoscere una “proteina spike” del COVID19, che risulta essere espressa su tutta la superficie virale.
In questo modo, caricando un campione di saliva sulla striscia reattiva, in presenza degli specifici anticorpi, attraverso il principio del “lateral flow” ovvero la diffusione laterale, il campione si muove lungo la striscia stessa e quando un antigene (proteina spike) e un anticorpo si riconoscono e formano un complesso, si attiva una reazione colorimetrica che fa apparire delle linee colorate.
Il risultato visivo è di interpretazione estremamente semplice, una linea rappresenta un risultato negativo, due linee indicano un caso positivo al Coronavirus.
Vantaggi rispetto ai test sierologici
I vantaggi di questo test si rilevano a vari livelli, ovvero:
- campione: prelevare un campione di saliva è più facile e meno invasivo che effettuare un prelievo di sangue;
- manipolazione del campione: a differenza del campione di sangue che dovrà essere trattato per ottenere il siero, il campione di saliva può essere utilizzato senza ulteriori trattamenti preliminari;
- rapidità: il Trs dà il proprio risultato in 3 – 6 minuti;
- reagenti: il Trs non prevede l’utilizzo di reagenti particolari, la cui carenza ha messo in difficoltà i laboratori designati per l’elaborazione dei test fino ad ora utilizzati;
- risultato: il risultato è immediato e si riferisce ad una positività o negatività diretta al Coronavirus.
Applicazione
Il Trs può essere utilizzato come strumento di pre-diagnosi in tutti quei contesti nei quali si prevede un’elevata concentrazione di persone, come ad esempio nelle aziende, nelle scuole o sui mezzi pubblici.
Va ribadito che, seppur possa dare un risultato di positività o meno al COVID19, questo test non è al momento utilizzabile di per sé, ma dovrà essere supportato (almeno per il momento) dall’effettuazione del tampone molecolare.
Inoltre, in seguito alla effettiva validazione, il suo utilizzo sarà legato alla presenza di un medico, fino a che l’iter di certificazione come strumento di autodiagnosi non sia portato a termine.
Il test rapido salivare rappresenta un potenziale passo avanti nell’individuazione dei soggetti positivi, anche se asintomatici o pre-sintomatici e, di conseguenza, nella lotta alla diffusione del COVID19.
Seppur il Trs presenti diversi vantaggi rispetto ai test sierologici ad oggi disponibili, è d’obbligo ricordare che la principale destinazione d’uso degli stessi è legata agli studi epidemiologici di diffusione dell’infezione, ambito nel quale possono davvero rappresentare un valido strumento per la comunità scientifica.