“In questo periodo di emergenza sanitaria molti sono i Dispositivi di Protezione Individuale che, aldilà dell’ambito sanitario, vengono quotidianamente utilizzati non solo dalle aziende ma anche dai singoli privati, come mascherine, guanti e camici.
Ma ci siamo mai chiesti come questi dispositivi devono essere gestiti in qualità di rifiuto a fine vita e come possono essere classificati? L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha pubblicato una nota in merito, distinguendo le modalità di gestione dei rifiuti per i soggetti positivi (o in quarantena obbligatoria) e i soggetti non positivi al virus Covid-19. In ogni caso, l’ISS richiede di non differenziare tali rifiuti proprio al fine di limitare, per quanto possibile, la manipolazione da parte degli addetti e un conseguente aumento del rischio di contrarre il virus da parte degli stessi. Più complessa risulta la definizione del codice CER applicabile al rifiuto; considerato che la ratio legis è quella di non inviare i rifiuti alla gestione differenziata, una possibile opzione è quella di attribuire il codice CER 150203 avviandoli cautelativamente ad incenerimento oppure, elevando il livello di attenzione, attribuendo il codice CER 180103* assimilando tali rifiuti ai rifiuti prodotti in strutture sanitarie. In quest’ultimo caso sarà necessario adempiere alle disposizioni relative alla gestione dei rifiuti sanitari, con particolare attenzione alle modalità di conferimento e alle disposizioni ADR.” |